I Professionisti che operano in Italia in vari settori, in particolare nel settore della Proprietà Intellettuale, sanno che, in funzione del tipo di pratica e/o documento da gestire è richiesto il pagamento di imposte di bollo, i.e. marche da bollo, di valore variabile in funzione del tipo di pratica e/o documento .
Con l’avvento dell’Informatica e della promessa semplificazione della Burocrazia, i Professionisti, preso atto che l’imposta di bollo non è stata purtroppo abolita, speravano che tale imposta potesse essere pagata telematicamente senza doverne acquistare una scorta presso rivenditori autorizzati , ma così non è , anzi proceduralmente la Burocrazia si è ulteriormente complicata.
Un esempio per tutti, nel caso di istanza di annotazione la procedura Telematica prevede due modalità diverse per il pagamento dell’imposta di bollo:
– pagamento dell’imposta di bollo relativa all’istanza inserendo il numero reperito sulla marca acquistata che, ovviamente, deve essere conservata accuratamente a cura del Professionista;
– pagamento dell’imposta di bollo relativa alla Lettera d’Incarico allegando “all’istanza la scansione della lettera d’incarico in cui risulti evidente e chiara l’applicazione della marca da bollo debitamente annullata” (estratto da comunicazione dell’Ordine dei Consulenti in Proprietà Industriale).
Nella Comunicazione di cui sopra del 14 aprile 2017 viene anche comunicato:
“L’UIBM provvederà ad emettere una circolare in cui si saranno ribadite e chiarite le modalità ed i relativi importi per assolvere il pagamento dell’imposta di bollo relativamente alle diverse domande od istanze.”
La circolare, ad oggi, non risulta ancora emessa.
In conclusione, l’Informatica non può semplificare la Burocrazia se la Burocrazia non semplifica le proprie procedure in ottica Informatica.
Al momento sembra che la promessa semplificazione della Burocrazia continui ad essere una promessa e non una realtà, però siamo disponibili a riconoscere eventuali esempi di semplificazione effettiva della Burocrazia.